Pseudo-cereali, alla riscoperta di cibi antichi

pseudocereali - giovanna pitotti biologo nutrizionista

Con il termine cereali vengono definiti dal punto di vista merceologico o letterario i derivati delle Graminacee, sono invece definiti nel gergo comune pseudocereali quei “chicchi” che spesso vengono utilizzati in cucina in modo simile ai cereali ma derivano da altre famiglie di piante.

Andiamo a conoscerne meglio i principali: la quinoa, l’amaranto e il grano saraceno ricordando che sono tutti e tre privi di glutine quindi possono essere inseriti nell’ambito di diete per persone con bisogni speciali.

La quinoa è una pianta erbacea originaria del Sud America appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee (come gli spinaci) che produce semi piccoli e di forma sferica.

La frazione prevalente a livello nutrizionale è costituita dall’amido (circa 64gr/100gr).

E’ un alimento ricco di proteine ad alto valore biologico che costituiscono circa il 14% del prodotto. Gli acidi grassi sono presenti in modeste quantità (5,6gr su 100gr di prodotto) con prevalenza di acidi grassi insaturi. A livello energetico 100gr di prodotto forniscono 347 Kcal. Le tanto decantate proprietà nutrizionali dipendono dalla presenza di molti minerali (fosforo, magnesio, ferro, zinco), di una quota importante di fibre (7gr/100gr), di diverse vitamine (A, E, niacina, riboflavina e tiamina) e di tutti gli aminoacidi essenziali.

 

L’amaranto è una pianta originaria del Centro America appartenente alla famiglia delle Amaranthacee. E’ un alimento ricco di minerali tra cui magnesio e fosforo e una quota molto importante di Calcio e Ferro che lo rendono ideale nell’alimentazione durante le varie fasi della vita di una donna (pubertà, gravidanza, allattamento, climasterio). L’apporto calorico è di 343 Kcal su 100gr di prodotto suddivisi tra glucidi (60gr), lipidi (6gr) e proteine ad alto valore biologico (16gr). Tra gli amminoacidi essenziali importante è la presenza della lisina.

 

Il grano saraceno è una pianta erbacea a fiore, originaria della Siberia e della Manciuria, appartenente alla famiglia delle Poligonacee. La frazione glucidica è molto alta, pari a circa 72gr/100gr di cui circa 10gr di fibre alimentari, bassa quella lipidica bilanciata tra acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi. Le proteine, di alto valore biologico costituiscono circa il 13% del prodotto, inoltre rilevante è la presenza di diversi aminoacidi essenziali. Nonostante il nome possa trarre in inganno, anche questo pseudo-cereale, come detto in precedenza, è privo di glutine quindi adatto a diete speciali. Rilevanti gli apporti di minerali soprattutto magnesio, calcio e ferro.